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Trento, 5 maggio 2015
INSTALLAZIONE DEI TORNELLI ALLE ENTRATE DEL CAMPO CONI A TRENTO
di Marco Ianes, candidato e co-portavoce dei Verdi del Trentino

l'articolo dell'AdigeOggi, sul giornale l'Adige, appare quanto sopra. 

Vorrei chiarire alcuni aspetti di questa vicenda.

Io non sono verde di rabbia, come ironicamente il giornale riporta; mi sono preso carico di un sentimento esternato da molte società sportive, che lamentano uno scarso dialogo con l'amministrazione. Banalizzare con un commento ironico non serve a nulla, i giornali tendono a banalizzare alcune questioni; qui non si tratta di accettare o meno l'ironia, che personalmente trovo davvero banale in questo caso. Chi mi conosce bene sa benissimo come sono dal punto di vista caratteriale; mi piace ridere,scherzare e accetto con estrema serenità battute anche sul mio conto. Ma qui la cosa è seria e quindi parliamo seriamente. Il problema dei tornelli al campo CONI è reale e le società vivono un disagio con i giovani e piccoli atleti, come la stessa fotografia evidenzia. 

Il sottoscritto viene dal mondo dello sport; ricordo i miei oltre quindici anni di arbitro di calcio, anche a buon livello nazionale se permettete; rammento che sono stato vice presidente di una società di calcio a 5, dirigente di alcune società di calcio, dirigente di alcune società di pallavolo e sono tuttora tesserato per una società di atletica, con la quale mi iscrivo alle varie mezze maratone che faccio in giro per l'Italia e, a volte, anche all'estero (Vienna, per esempio); ovviamente, data l'età a scopo puramente amatoriale. Quindi, posso dire di essere uomo di sport, vicino allo sport e di aver ben presente cosa possa significare la gestione di una società sportiva, con mille problemi finanziari e organizzativi. Ora, credo che l'amminitrsazione comunale dovrebbe farsi carico di aprire un confronto serio e costruttivo con le società di tutti gli ambiti, per ricalibrare l'offerta della città, sia in termini di costi che in termini di servizi.

Mi spiace, non attacco nessuno in particolare, ma non vi è dubbio che è mancato parte del confronto con chi usufruisce degli impianti, se si arriva a questi punti di "insofferenza" da parte delle società sportive. Tutto qui. Banalizzare così un mio intervento su un problema reale e vissuto, lo trovo veramente poco serio. Il mio impegno, lo ribadisco, sarà totale in consiglio comunale, per riportare anche lo sport e le strutture dedicate ad esso, ad una maggiore accessibilità per tutti, soprattutto per i più giovani. La foto è eloquente e evidenzia una barriera per lo sport, che dovrà essere assolutamente rimossa. Un'idea? Per esempio prevedere un'entrata collettiva per gli atleti, che si apra agli orari di accesso previsti. E' solo un'ipotesi, per ora, ma sarà da rideterminare, con il coinvolgimento, questa volta, delle società sportive, vere anime dello sport che vanno assistite e non viste come antagoniste. 

Ecco il senso della mia presa di posizione. Quindi, un impegno: se eletto, nei primi mesi di mandato convocherò una riunione pubblica per le società sportive della città, dove ascolterò le esigenze e, poi, ne trarrò una sintesi per dimensionare un percorso da condividere assieme per migliorare la qualità dei servizi. Con la chiara evidenza delle difficoltà economiche del momento, ma non per questo si deve impedire il confronto e il ragionamento collettivo. Anche questa è Smart City, città intelligente.

Marco Ianes

      

elezioni comunali
10 maggio 2015


Trento

   

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